Personale
di pittura di Franca R. Cagliani
palestra
di via Ortazzo, 5 Borgo Castello dal
23 dic 2009 al 3 gen 2010
(ore
10-12 e 15-18)
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Nell'ambito
delle proprie iniziative culturali, l'Associazione “Amici di
Minerbio” propone ai cittadini questa discesa nel sogno che si
articola in oltre 60 dipinti, tra oli e acquarelli, di Franca R.
Cagliani.
Come
avventurarci ed avvicinarci a queste opere? Con quale spirito cercare
di entrare nel processo creativo di questa “lombarda” di
Minerbio?
Semplicemente
come se fossimo dei bambini, con la loro semplicità, la loro
purezza e il loro stupore. Solo così potremo cercare di
addentrarci in quelle sensazioni che l'artista ha provato per poi
tradurle in immagini e colori ed offrircele con amore ed originalità.
Forse
sarà stato un sogno, oppure una carezza data o ricevuta, una
musica di tanti anni fa o un gesto apparentemente senza significato,
o forse la combinazione di alcune di queste cose che hanno poi
portato all'elaborazione di bellissimi visi, fiori, giochi di
bambini, colori, fantasie...
Franca
Cagliani è già stata protagonista nel passato di altre
esposizioni, in cui i critici avevano sottolineato “la forte
personalità delle opere che colpiscono innanzitutto per la
loro delicatezza, la nitidezza del segno, l'equilibrio formale”, o
ancora “la vena grafica della Cagliani che con musicale senso
curvilineo sviluppa figure di fiaba...”
La
storica dell'arte Gabriella Sapori, che ha scritto la presentazione
per la mostra, dice fra l'altro:
“Memoria,
dunque. E non solo nei temi della pittura, bensì anche nello
stile di Franca Cagliani. Le lacche rosse e blu delle stampe
giapponesi filtrate dagli Impressionisti francesi, Chagall, Mirò,
Picasso del periodo blu e rosa, l’oro bizantino di certe pale
medievali sono richiami di una memoria artistica che sa rielaborarli
sapientemente in uno stile originale e convincente. D’altronde,
come la critica più recente afferma, se nulla di nuovo potrà
più vedersi nel campo artistico perché tutto è
già stato detto, è la storia dell’arte ad essere
terminata, non l’Arte. L’Arte, come dimensione spirituale
dell’uomo, non morirà mai. Lo dicono anche le opere di
Franca Cagliani”. E riferendosi agli acquarelli, osserva che “forse
anche per la leggerezza di questa tecnica, la memoria pare
trasfigurarsi nel sogno...”
Ebbene,
con il sogno abbiamo iniziato questo articolo e con un sogno lo
concludiamo, alla Martin Luther King!
Giuseppe
Simonetti