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19. Nella stalla delle mucche

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L'edificio, che presenta dopo la ricostruzione di fine Novecento una fila di garage, era occupato dalla stalla con sopra il fienile affittata una sessantina di anni prima dagli Isolani a Mondo Gaiani, il macellaio incontrato nella prima tappa del nostro percorso. Ci stavano, oltre ai cavalli addetti al calesse del proprietario, le mucche (o i buoi) che rimanevano solo pochi giorni in attesa di essere portate al macello. Prima però, come nella foto col sensale Brighenti al centro, le mucche venivano esposte in piazza con un bel cartello perché tutti potessero vedere la qualità della carne che avrebbero mangiato. Poi venivano condotte passo passo con la corda al collo lungo lo stradone fino al macello e tornavano divise in due a zampe all'aria sul carretto a mano. Qualcuno ricorda che da bambino la cosa gli faceva impressione.

Nella stalla, sulla paglia nella prima posta delle mucche, accanto al pozzo, dormiva anche Iusfàtt dal Babo. Ex muratore, oltretutto bravo e arguto, aveva lasciato famiglia e lavoro e si era ridotto a raccogliere cicche per rivenderne il tabacco, insieme a una cagnolina con cui chiacchierava anche di notte. Aveva sempre indosso la stessa giacchettina e un fazzoletto al collo per nascondere l'assenza della camicia. In paese tutti gli volevano bene e gli osti gli davano un piatto di minestra, e lui tornando ripeteva forte il suo motto: "Odio, odio il lavoro e resistenza al vagabondaggio". Riapparve sui ponteggi come muratore solo in occasione della ricostruzione dopo il devastante incendio del '41, come ferito dallo sfregio al Castello, poi riprese tranquillamente la vita che (forse) si era scelto.

Di fronte alla stalla, lungo Via Ortazzo, possiamo vedere gli unici capannoni rimasti in Castello. Sono anche tra i più vecchi, costruiti prima della Grande Guerra da Luigi Bolognesi: erano il deposito legnami e il laboratorio (con ingresso al n. 3, oggi murato). Dal retro si passava, attraverso il cortile ribassato per la chiusura delle fosse, agli uffici della ditta, appena fuori dell'Arco in Via del Borgo.


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